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IncomingCall: Targa Florio da proteggere

Proteggere la storia è perpetuare la cultura

Un fatto luttuoso ha scosso il Rally della Targa Florio due persone, il pilota Mauro Amendolia e il commissario di gara Giuseppe Laganà sono morte mentre vivevano la loro passione.

Una terza, Gemma Amendolia, la navigatrice e figlia del pilota della vettura iscritta alla edizione 101 del Rally Targa Florio per vetture moderne, è in lenta e difficile ripresa.

L'organizzazione dopo un incidente per il momento ancora inspiegabile e su cui si sta facendo luce grazie a registrazioni video, testimonianze ad analisi mediche, aveva subito annullato il Rally.

La parallela manifestazione legata alla Targa Florio, ma per auto storiche e che si correva su altre strade, si è svolta sino alla fine e qualcuno ha pensato fosse mancanza di rispetto.

No, non lo era, La Targa Florio va protetta e l'unico modo per farlo è quello di mantenere l'attenzione sulla storia, anzi sulle tante storie di vita e passione che hanno trasformato in leggenda i luoghi in cui si correva la Targa in tutto il mondo.

E per proteggerla, personalmente, sono dell'idea che la versione storica e rievocativa della Targa Florio debba essere organizzata in tempi, date e modalità diverse rispetto al Rally. Così da poterla rivivere grazie alle testimonianze, al fatto che la gente si possa avvicinare alle auto nei transiti cittadini grazie ai controlli a timbro che sono punto obbligato per la contaminazione.

Così che la passione per l'auto si ripeta e si rinnovi.

IncomingCall, il mio Audio Blog ospita questa volta Marco Rogano. La registrazione dello scambio di opinioni su quanto accaduto in Sicilia è stata fatta lo scorso 30 aprile nel contesto dell'Acisport week end sul circuito di Imola.

Buon ascolto.

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