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Nastri d'Argento 2017, ecco chi è stato premiato


Andrea Delogu ha condotto la serata della consegna dei Nastri d'Argento 2017. sul palcoscenico dello splendido Teatro Antico.

Per due volte ho avuto il privilegio, in rappresentanza dell'azienda per cui lavoravo, di consegnare premi speciali a Pierfrancesco Favino e Mariasole Tognazzi, splendide persone, non solo personaggi, del cinema italiano.

Ma il premio più grande che gli affezionati lettori ( spettatori) delle pagine di cultura e spettacolo consegnano con il cuore è quello che si dedica al Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani ad ogni edizione dei Nastri.

Sindacato che da oltre 70 anni associa le firme dei media del settore e che da sempre è guidato da un direttivo nazionale del quale fanno parte i rappresentanti di alcune importanti testate di cui Laura Delli Colli è l'instancabile anima nonché presidente.

E' un premio di stima che vuole riconoscere l'impegno del gruppo e del suo direttivo per l'attribuzione dei Nastri. Un impegno sconosciuto da chi si fa ammaliare dal glamour degli eventi che accompagnano la candidatura e la successiva assegnazione dei Nastri d'Argento.

Come funziona la "macchina" delle assegnazioni? Il “Nastro dell’anno” è scelto dal Direttivo che seleziona anche le “cinquine” dei candidati. I cinque Nastri ‘tecnici’ vengono assegnati, in anticipo sulla serata di Taormina, a Roma, dal direttivo allargato ai colleghi di una giuria di qualità che viene rinnovata di anno in anno. Un’altra novità regolamentare ha introdotto quest’anno due diverse categorie -‘Miglior film’ e ‘Migliore regia’- in sostituzione della tradizionale ‘cinquina’ esclusivamente riservata a valutare il ‘Regista del miglior film’. Il direttivo Sngci assegna anche Nastri e premi speciali e i Premi ‘Guglielmo Biraghi’ destinati ai giovani per i quali eccezionalmente era stato promossa quest’anno una speciale ‘cinquina’ di titoli.

Ma chi ha vinto nel 2017? Pioggia di Nastri su La tenerezza di Gianni Amelio, miglior film - premiato anche per regia, fotografia, attore protagonista - e su Indivisibili di Edoardo De Angelis che più di tutti ha fatto il pieno, quest’anno, ai Nastri con ben cinque riconoscimenti, chiudendo la stagione con un successo clamoroso.

I giornalisti cinematografici che assegnano ogni anno i loro premi ‘storici’ dal 1946 hanno votato, con Ficarra e Picone, L’ora legale migliore commedia dell’anno e Andrea De Sica con I figli della notte miglior esordiente. Per gli attori verdetto in parte annunciato: bis per Jasmine Trinca dopo il Festival di Cannes come migliore attrice protagonista per Fortunata di Sergio Castellitto che chiude la partita dei Nastri 2017 tra i film più premiati con tre Nastri nel palmarès finale.

Un grandissimo Renato Carpentieri, tornato sul set con Amelio dai tempi di Porte aperte, ritira il Nastro come miglior protagonista per La tenerezza. Ad Alessandro Borghi, ha ottenuto il Nastro come miglior attore non protagonista.

E con un verdetto sorprendente, rarissimo ai Nastri, c’è stato un ex aequo, tra le attrici, per le non protagoniste: Sabrina Ferilli (Omicidio all’italiana di Maccio Capatonda) e Carla Signoris irresistibile nel duetto con Toni Servillo in Lasciati andare di Francesco Amato. Monica Bellucci, superstar di quest’edizione,ha ritirato il Nastro d’Argento europeo per On the milky road-Sulla via lattea di Emir Kusturica.

Tra gli attori, quest’anno, dai giornalisti anche un Premio speciale, consegnato in occasione delle ‘cinquine’ ai due protagonisti di Monte di Amir Naderi, Claudia Potenza e Andrea Sartoretti “per l’impegno speciale in una prova di interpretazione che si è rivelata anche fisicamente durissima.” Ed ecco la lunga lista di premiati oltre film, regia, autori, interpreti.

Bis dopo il David di Donatello per il miglior produttore, Attilio De Razza che per L’ora legale e Indivisibili ritira il Nastro con Pier Paolo Verga che ha diviso con lui l’avventura produttiva del film di De Angelis,

premiato anche per il miglior soggetto (Nicola Guaglianone) e i costumi (Massimo Cantini Parrini) e con un doppio Nastro per la migliore colonna sonora e la canzone originale.

Un grande successo per Enzo Avitabile, autore delle musiche e della canzone che fa vincere il Nastro anche alle voci di Abbi pietà di noi, la ‘coppia’ delle sorelle ‘indivisibili’ Angela e Marianna Fontana, nel palmarès dei giovani anche con il ‘Biraghi’ per gli esordienti.

La tenerezza di Gianni Amelio, con Fortunata di Sergio Castellitto e Indivisibili di Edoardo De Angelis, 7 nomination ciascuno, erano i film più candidati di quest’anno, seguiti tra gli altri da Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni che arriva al traguardo col Nastro per la sceneggiatura, ma anche con quello, speciale, consegnato a Roma a Giuliano Montaldo per la sua sorprendente interpretazione da protagonista (e con una menzione ‘Biraghi’ al giovane interprete che lo affianca nel film, Andrea Carpenzano). Se a vincere la ‘cinquina speciale’ straordinariamente dedicata al cinema che quest’anno ha raccontato i giovani è stato Piuma di Roan Johnson, sono dedicati al ricordo di Josciua Algeri giovane protagonista di Fiore, scomparso tragicamente da pochi mesi, tutti i Premi ‘Guglielmo Biraghi’ di quest’anno, per gli esordienti.

Li hanno ritirati a Roma Brando Pacitto (L’estate addosso, Piuma) e Daphne Scoccia (Fiore) e due menzioni speciali sono andate ad Andrea Carpenzano (Tutto quello che vuoi) e Vincenzo Crea (I figli della notte). E a Taormina lo hanno ritirato Angela e Marianna Fontana (Indivisibili) e Ludovico Tersigni, premiato per Slam-Tutto per una ragazza di Andrea Molaioli e già popolarissimo in TV

nella serie di Raiuno Tutto può succedere.

Con due ‘borse’ di formazione si sono aggiunti al palmarès dei ragazzi per il secondo anno i Biraghi-Nuovo Imaie 2017, che il Sngci ha ringraziato per la collaborazione: sono due premi andati ai giovanissimi protagonisti rivelazione di Il permesso 48 ore fuori Valentina Bellè e Giacomo Ferrara, che sono stati premiati a Roma dal regista del film, Claudio Amendola con il Presidente di Nuovo Imaie Andrea Miccichè. E’ andato a Roberto Faenza nell’anno de La verità sta in cielo – film particolarmente sensibile ad un tema scottante come la vicenda, ancora misteriosamente aperta, di Emanuela Orlandi – il Nastro alla carriera 2017, che il regista ha già ritirato a Roma. Il riconoscimento a Faenza – che festeggia così anche i suoi primi 50 anni di cinema – vuol essere un omaggio alla sua avventura cinematografica, ma anche all’impegno costante e alla sua sensibilità nel racconto dell’attualità. Uno sguardo che, fuori da condizionamenti ideologici e sempre controcorrente, non trascura mai i temi dell’impegno civile in un cinema che non dimentica la tradizione dell’inchiesta giornalistica. Due i riconoscimenti dedicati “per l’attenzione al cinema civile, in particolare sul tema del lavoro” a Sole cuore amore di Daniele Vicari e 7 minuti di Michele Placido. Sono stati annunciati a Roma ma sul palco del Teatro Antico, a sottolinearne l’importanza, si riparla del film con un riconoscimento a Francesco Montanari, partner di una straordinaria Isabella Ragonese.

Per 7 minuti, quasi al completo, a Taormina c'era un cast speciale, tutto femminile, al quale Michele Placido deve molto del successo del film: con lui al Teatro Antico la produttrice Federica Vincenti e le attrici Ottavia Piccolo, Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Violante Placido, Maria Nazionale, Balkissa Maiga, Erika D’Ambrosio, Luisa Cattaneo. Con un saluto di Fiorella Mannoia. Il Nastro dell’anno è stato assegnato a The Young Pope: un Nastro d’Argento che apre la strada ad una nuova, indifferibile attenzione al cinema delle grandi serie. E’ un premio che segna una svolta: una serie internazionale, appena citata tra le più importanti del mondo anche da Variety prodotta e realizzata per la tv entra per la prima volta nel palmarès e nella storia dei grandi premi riservati al miglior cinema italiano. A Irene Dionisio e Michele Vannucci le ‘borse di formazione’ Nastri d’Argento-SIAE Secondo anno dell’iniziativa SIAE - Nastri d’Argento con due ‘borse’ di formazione per altrettanti sceneggiatori della nuova generazione, anche autori -in questo caso- dei loro film. Il ‘Premio Graziella Bonacchi’ a Simone Liberati (Cuori puri) e il Premio ‘Nino Manfredi’ per la commedia a Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak. Un trofeo, quest'ultimo, esclusivo e ideato ogni anno da Erminia Manfredi e prodotto, in omaggio alle sue origini, proprio a Taormina dalla Gioielleria Le Colonne. Per la quinta volta a Taormina il Premio Hamilton behind the camera- Nastri d’Argento (già andato a Alessandro Gassmann, Pif, Luca Zingaretti e a Gabriele Mainetti) anche quest’anno era dedicato a un esordio o uno ‘speciale’ cambiamento di rotta dietro la macchina da presa, come avviene da molti anni già a Los Angeles con l’edizione del Premio Hamilton ora ‘importato’ grazie ai Nastri anche in Italia. Lo ha vinto Gabriele Muccino, per un ritorno in Italia dopo oltre dieci anni hollywoodiani, con il suo ultimo film L’estate addosso. E’ come sempre assegnato insieme ai Nastri anche il Persol-Personaggio dell’anno che è andato a Claudio Amendola, regista e attore con Luca Argentero, di Il permesso 48 ore fuori. Infine il riconoscimento condiviso con Wella, partner dei Nastri con lo staff Art Hair Studios presieduto da Antonio Cristaldi. Premio assegnato a Jasmine Trinca di cui è stata apprezzata non solo l’interpretazione, ma anche il look, la grinta e la capacità di dare a un personaggio quel tocco speciale che unisce talento e verve allo stile personale.

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