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Il miglior libro da leggere? La nostra memoria


Parlando di motorsport, noi che amiamo il Classic inevitabilmente amiamo il bello. Ovvero amiamo l’estetica in senso ampio, riferita al design generale di un modello, alle sue linee più di dettaglio, all’accostamento cromatico e perfino ai “profumi” di olio, gomma o carburante che percepiamo all’istante accostandoci all’oggetto di culto, quasi fossero, queste essenze, frutto di sapienti miscele di mastri profumieri.

Dobbiamo quindi ammettere di essere un po’ eccentrici, arrivando perfino ad amare gli anniversari, ovvero quelle date che ci rimandano di colpo, talvolta con vera emozione, a momenti della storia di questo fantastico sport.

Può trattarsi di una svolta tecnica, di un traguardo sportivo di valore o di un avvenimento che ha coinvolto persone che, da quel preciso momento, sono entrate nelle cronache e poi nei testi sacri che ogni appassionato conserva nel suo scaffale off-limits, chiamato anche “guai a chi ci mette le mani”.

Ogni avvenimento di Classic Racing, che si svolga a Spa oppure a Digione, porta con sé un pezzo di memoria e regala, a noi appassionati, piccoli o grandi momenti di sottile nostalgia.

Se parliamo del Nurburgring, cui si riferiscono le immagini di questo post in occasione dell'edizione 45 dell'Oldtimer Grand Prix dello scorso agosto, torna alla memoria, per esempio, il 30° anniversario del record di Stefan Bellof, il mitico ed imbattuto 6’11”13. I

n quella bellissima occasione del 2013 Derek Bell portò sulla Nordschleife una Porsche 956, con i colori Rothmans, per tre interminabili giri da pelle d’oca.

Quante altre sono state e sono le occasioni al Ring per “ricordare”!

Dai 50 Anni della Kremer Racing del 2012, la Scuderia di Colonia che ha dato lustro nel mondo alla Cavallina di Stoccarda.

Come poi non ricordare i 90 Anni dalla prima vittoria di Rudolf Caracciola su questo Circuito.

Quando era alla guida della Mercedes Benz 680 S Rennsport, nello stesso anno della inaugurazione della Pista (1927).

Ci vorrebbero pagine, pagine e pagine. per fortuna che c'è la nostra memoria.

Viva e vitale.

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