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Cortina d'Ampezzo e l'ospitalità accessibile

 

CORTINA D'AMPEZZO. Si è tenuto recentemente l’incontro dal titolo “La svolta dell’accoglienza a Cortina: come e quando”, organizzato dal Comune di Cortina d’Ampezzo. Obiettivo dell’incontro era trasmettere alle realtà del territorio gli strumenti operativi necessari per preparare la Regina delle Dolomiti a offrire un’ospitalità accessibile e attenta alle esigenze di tutti, soprattutto in vista dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici.


A fare gli onori di casa, il Sindaco Gianluca Lorenzi, che nei saluti iniziali ha fatto presente come le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 rappresentino una straordinaria opportunità di riqualificazioneinfrastrutturale. “Per l'Amministrazione Pubblica – ha spiegato – questi Giochi sono un'occasione unica per modernizzare e migliorare le infrastrutture esistenti e crearne di nuove, rendendo le città ospitanti più efficienti e accoglienti. Allo stesso tempo, anche i privati possono trarre vantaggio da questo evento internazionale,cogliendo l'opportunità di rinnovare servizi e strutture ed elevando così gli standard di qualità e attrattività”.Per il primo cittadino, quindi, le Olimpiadi non solo promettono un impulso economico e turistico, maanche un significativo miglioramento della qualità della vita per residenti e visitatori.

Sulla stessa lunghezza d’onda il responsabile dell’accessibilità di Fondazione Milano Cortina 2026 Armando De Salvatore, che ha ricordato come le Olimpiadi di Cortina 1956 testimonino proprio l’impatto che questo evento ha avuto e può avere per il territorio ospitante. De Salvatore ha poi parlato dei Giochi Paralimpici Invernali, che possono rappresentare “una sfida e un’opportunità irripetibile per promuovereCortina come meta accessibile e inclusiva a livello globale”.


 

In questo senso, ha sottolineato come l’attivazione della rete comunitaria, il lavoro di squadra tra gli attori istituzionali, enti privati profit e no profit, associazioni di categoria, e tutti i soggetti del territorio coinvolti nella filiera dell’ospitalità inclusiva possa rappresentare un valore aggiunto per affrontare al meglio questa

fondamentale sfida.

 

Anche per Fondazione Cortina, “inclusione e accessibilità sono concetti chiave, e i grandi eventi sportivi rappresentano un'opportunità importante per promuoverle", ha dichiarato Stefano Campoccia,vicepresidente di Fondazione Cortina. “Dopo la “prima” dello scorso anno – continua – Cortina d’Ampezzo ha ospitato nuovamente la Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico, subito dopo la Coppa femminile, sulla stessa pista. Il tutto si è racchiuso nello slogan ‘sNOwDIFFERENCE', presente sui pettorali degli atleti, sia normo che para”. Il vicepresidente ha poi citato lecostanti collaborazioni con enti e associazioni di persone con disabilità, come FISIP e Assi Onlus, proprio per garantire che le loro

esigenze siano sempre considerate e rispettate, e il programma ‘Veneto in Action’, con il quale è stato affidato alla Fondazione il compito di trasformare il Bellunese nel primo hub internazionale per inclusività e accessibilità, non solo guardando al 2026, ma anche oltre.

 

Testimonial d’eccezione l’ampezzano Flavio Menardi, che ha portato sul palco la sua esperienza di atleta di parabob, raccontando come lo sport lo abbia aiutato nella sua condizione di disabilità.

Nella seconda parte del convegno, è stata Roberta Alverà, vicesindaco con deleghe proprio al turismo e all’accessibilità ad aprire i lavori. Il suo intervento si è concentrato principalmente sulla necessità di lavorare uniti per permettere una vera svolta nell’accoglienza e far sì che Cortina diventi una destinazione accessibile a tutte quelle persone che, per motivi diversi, hanno delle difficoltà. “L’Amministrazione Comunale ha messo insieme diverse realtà, presenti qui oggi, che possono facilitarequesto processo, ma è assolutamente necessario che tutti si attivino per fare questo cambiamento perché solo attraverso un lavoro di squadra fra pubblico e privato potremmo centrare questo obiettivo ambizioso: ora sta al territorio – ha concluso – comprendere che oggi è il momento di agire per il futuro di Cortina e che anche il più piccolo contributo porterà un grande risultato alla collettività”.


Cortina destinazione accessibile è anche la visione strategica che ha prospettato per la Regina delleDolomiti di domani Josep Ejarque, destination manager di Cortina Marketing. Dopo aver presentato letendenze del mercato nel settore turistico, con particolare riferimento a quello montano, ha tracciato la stradache Cortina dovrebbe percorrere per restare al passo coi tempi, differenziarsi dalle destinazioni competitor eanzi diventare un modello per le altre località alpine. La riflessione è andata soprattutto sull’opportunità di business che questo segmento di mercato, in continua crescita, apre: “Piùche di destinazione accessibile, dovremmo parlare di destinazione per tutti, in quanto non si tratta diservizi e attività dedicati solo a persone con disabilità permanenti, ma anche a tutti coloro che hanno particolari esigenze anche temporanee, come donne incinte, famiglie con bambini piccoli, anziani, ma anche giovani infortunati”.

 

L'intervento della Direzione Turismo della Regione del Veneto, con la presenza del dirigente StefanoSisto, si è incentrato sulle azioni e sugli strumenti attivati dalla Regione a favore delle struttureturistico-ricettive venete, e nella fattispecie delle

imprese del territorio montano particolarmente interessato dai Giochi Olimpici e Paraolimpici di Cortina2026, per realizzare interventi finalizzati a garantire la migliore accessibilità delle strutture ricettive inottica di "universal design".

In particolare, sono state presentate le misure del Programma Regionale finanziato dai fondi europei del FESR 2021-2027 per la rigenerazione e l'innovazione delle imprese, tese a favorire la transizione digitale ed ecologica dell’impresa, la piena accessibilità dellestrutture ricettive e l’innovazione di prodotto e/o di processo, i cui bandi sono già stati attivati nel 2023, inmodo da favorire il completamento degli interventi nelle aree montane interessate entro il 2025.

 

Stefano Maurizio, responsabile dell’impiantistica per il Comitato Italiano Paralimpico, ha presentato il PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), tassello importante tra le iniziative avviate in questo periodo dal Comune di Cortina

d’Ampezzo, dalla Regione del Veneto e dalle Fondazioni Cortina e Milano Cortina 2026. L'approvazione PEBA consentirà infatti all’Amministrazione Comunale non solo di adempiere a un obbligo di legge, ma offre anche l’opportunità di ricevere

finanziamenti europei, nazionali e regionali per la riqualificazione e il miglioramento della fruibilità degli edifici e degli spazi urbani di proprietà comunale. “Il PEBA – ha precisato – comprende una “fotografia” dello stato di fatto, una proposta di intervento per ogni barriera o punto di discontinuità, una quantificazione economica per ogni ostacolo analizzato, un’analisi delle priorità di intervento, e una programmazione pluriennale degli interventi necessari per rendere edifici e spazi urbani più accessibili e inclusivi per i Giochi Olimpici e Paralimpici, ma ovviamente anche oltre questo limite temporale”.

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